Acque reflue per combattere la siccità, cinque progetti nel Mediterraneo
Soluzioni contro la siccità partendo dal riuso di acque reflue depurate. È l’attività sperimentale messa in atto daI team di ricercatori di cinque Paesi del Mediterraneo: Italia, Spagna, Palestina, Giordania e Tunisia che si sono uniti nel progetto Menawara “Non-conventional water re-use in agriculture in Mediterranean countries” (Riutilizzo di acque non convenzionali in agricoltura nei Paesi mediterranei). Con il coordinamento del nucleo Ricerca sulla desertificazione dell’Università di Sassari, ad Arborea, sempre in Sardegna, è stato realizzato un innovativo impianto forestale di infiltrazione per contribuire a ridurre e mitigare l’inquinamento da nitrati con l’obiettivo di trovare una soluzione replicabile su vasta scala per risolvere il problema della diffusione di nitrati nella falda acquifera.
Ma il progetto ha previsto altre attività di sperimentazione nei diversi Paesi coinvolti. Per quanto concerne la Tunisia, è stata finanziata la realizzazione di impianti di trattamento terziario dell’acqua in alcuni depuratori con l’obiettivo di sperimentare l’irrigazione di colture molto diffuse, tra cui l’ulivo.
Nella regione spagnola dell’Andalusia, l’utilizzo di acque reflue trattate per l’irrigazione degli uliveti ha consentito produzioni eccezionali in una delle regioni più siccitose del Mediterraneo. In un villaggio del nord della Palestina è stato riabilitato un impianto di depurazione di acque reflue, consentendo a una associazione di agricoltori di irrigare decine di ettari coltivati.
Infine in Giordania, l’istituto nazionale di ricerca in agricoltura ha realizzato impianti di trattamento delle acque reflue per irrigare colture foraggere. È un primo passo verso un processo che deve necessariamente essere tenuto in considerazione nel quadro delle attività per combattere lo spreco di acqua e le conseguenze generate dalla siccità, che minaccia di colpire sempre più da vicino i Paesi del Mediterraneo.