Quanti rifiuti di plastica finiscono nell’oceano?Circa lo 0,5%, la maggior parte rimane vicino alla costa.

Il mondo produce circa 350 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica ogni anno. Secondo la prestigiosa rivista scientifica “Science” circa lo 0,5% dei rifiuti di plastica del mondo finisce negli oceani e in articolo firmato da Hannah Ritchie vengono spiegati i motivi (https://ourworldindata.org/how-much-plastic-waste-ends-up-in-the-ocean‘ 

Nel grafico sottostante si può vedere il percorso dei rifiuti di plastica verso gli oceani. È quanto emerge dal Global Plastic Outlook (2022) dell’OCSE. ¹ Quasi un quarto dei rifiuti di plastica del mondo è mal gestito o disseminato. Circa 82 milioni di tonnellate non viene immagazzinato in discariche sicure, riciclato o incenerito. Un quarto di questo – 19 milioni di tonnellate – viene disperso nell’ambiente. 13 milioni di tonnellate negli ambienti terrestri e 6 milioni di tonnellate ai fiumi o alle coste. Di questi, 1,7 milioni di tonnellate vengono poi trasportate nell’oceano: 1,4 milioni di tonnellate dai fiumi e 0,3 milioni di tonnellate dalle coste. Il resto dei rifiuti di plastica che sono stati dispersi negli ambienti acquatici si è accumulato in fiumi e laghi.

Ecco, quindi, che circa lo 0,5% dei rifiuti di plastica del mondo finisce negli oceani.

La quantità esatta di rifiuti di plastica che entra negli oceani è ancora incerta. I primi studi hanno prodotto cifre più grandi, stimando che la plastica negli oceani potrebbe essere di circa 8 milioni di tonnellate all’anno.  Ricerche più recenti – con metodi migliorati – stimano che questa cifra sia compresa tra 1 milione e 1,7 milioni di tonnellate. ²

Cosa succede alla plastica una volta che entra nell’oceano?

Il destino della plastica una volta che entra nell’oceano è stato una sorta di enigma per i ricercatori. Almeno un milione di tonnellate di plastica finisce nell’oceano ogni anno.

Ma la quantità di plastica che galleggia sulla superficie al largo è di un ordine di grandezza inferiore. Alcune stime sono comprese tra decine e centinaia di migliaia di tonnellate. Una grande quantità, ma non vicina alle decine di milioni di tonnellate che sono confluite negli oceani nel corso di molti anni. Questo è stato descritto come il “problema della plastica mancante”. Ci sono varie possibili spiegazioni. Sebbene le nostre stime siano incerte, è improbabile che sianosuperiori di ordini di grandezza. Un’altra spiegazione è che la luce ultravioletta scompone la plastica molto rapidamente. Questo potrebbe essere in parte vero: sappiamo che ci sono grandi quantità di microplastiche – particelle di plastica molto piccole – nei sedimenti di acque profonde. La terza spiegazione è che una frazione della plastica oceanica viene trasportata in mare e galleggia in superficie. Alcune parti affondano in mare ma la maggior parte rimane molto vicino alla costa, dove rimane intrappolata e riemerge lungo la costa stessa. Questa è una conclusione che vediamo dai numeri dell’OCSE. Si stima che 1,5 milioni di tonnellate su 1,7 milioni che entrano negli oceani rimangano vicino alla costa. 0,2 milioni di tonnellate affondano sul fondo del mare. E meno di 0,1 milioni di tonnellate vengono trasportate in mare aperto in superficie.

Uno studio di Laurent Lebreton, Matthias Egger e Boyan Slat è giunto a una conclusione simile. Ha scoperto che la maggior parte delle grandi quantità di plastica che entrano nell’oceano vengono lavate, sepolte e riemerse lungo le coste. Anche dopo lunghi periodi di tempo. Anche se spesso è la plastica che galleggia in mare aperto ad attirare la nostra attenzione, questa è probabilmente solo una frazione della plastica che entra nell’oceano.

NOTE FINALI

1. OCSE (2022), Global Plastics Outlook: Economic Drivers, Environmental Impacts and Policy Options, OECD Publishing, Parigi, https://doi.org/10.1787/de747aef-en.
2. Il Global Plastics Outlook dell’OCSE stima che 1,7 milioni di tonnellate finiscano negli oceani.