Idrogeno verde e biometano, le alternative sostenibili per i trasporti
Intervista a CATERINA BELLETTI
Presidente APT (Azienda Provinciale Trasporti) Gorizia
Tra le varie sorgenti emissive una componente importante è certamente quella dei veicoli a motore a combustione. Tra questi figurano anche i mezzi dei trasporti pubblici locali: come stanno affrontando la transizione ecologica queste aziende?
Sia nelle società che operano in ambito regionale che in quelle a carattere nazionale, ciò che colgo è che il tema della transizione ecologica viene spesso trattato come un obbligo e non una necessità derivata da un percorso culturale capace di indurre le stesse a ritenere indispensabile questo passaggio. Non stiamo semplicemente approcciando a un nuovo punto da inserire nei nostri business plan, ma a una svolta epocale che sarebbe dovuta essere prevista da chi ci ha preceduto. Nemmeno il recente lockdown è stato in grado di modificare le gravi criticità che accompagnavano il trasporto pubblico, anche rispetto a un costo esorbitante della materia prima e delle spese quotidiane, prima ancora di una vera e propria necessità ecologica.
Riassumendo, le grandi proposte ci sono ma non sono sempre accompagnate da sostanza e meditate nell’ambito di una cultura green dell’impresa.
La sua azienda ha sviluppato un importante progetto per giungere alla neutralità energetica.
Nell’approcciarsi ai progetti volti alla transizione ecologica, APT ha sempre cercato di ragionare innanzitutto in termini di cultura. Abbiamo compreso che il percorso da fare non deve essere dettato dalla fretta ma dalla capacità di vedere lontano e, in questo contesto, fare degli investimenti che possono essere capiti poco nell’immediatezza, ma che nel lungo periodo possono garantire un grande risultato. In tutto questo percorso di sviluppo siamo stati affiancati – e lo siamo tutt’ora – da professionisti del campo che hanno ragionato su questo tipo di problematiche ben prima di noi. Idrogeno verde e biometano sono l’alternativa sostenibile al gas naturale di origine fossile: questa era l’indicazione della COP 26 di Glasgow, ripresa dall’Unione Europea. Il nuovo regolamento europeo per la diffusione dei combustibili alternativi per il trasporto pesante prevede che lungo la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) siano installati impianti di produzione e distribuzione di idrogeno verde ogni 150 km.
Questo è il contesto del programma dell’azienda dei trasporti pubblici di Gorizia, per realizzare nei nodi dei due corridoi stradali TEN-T Baltic-Adriatic e Mediterranean di Gorizia e Lisert le infrastrutture per la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili e la sua distribuzione ai veicoli alimentati a idrogeno per il trasporto pubblico e delle merci.
È plausibile in futuro veder ridursi sempre più il trasporto personale grazie allo sviluppo intermodale del trasporto pubblico?
Ne dubito, o perlomeno non nell’immediato. Basti pensare che il Friuli Venezia Giulia è la regione con più auto per famiglia. Credo che per far sì che le attuali abitudini cambino non basta parlare di green, ma bisogna praticarlo, ovvero avvicinare i ragazzi a una moda dell’utilizzo del trasporto pubblico e ragionare con gli amministratori per cambiare il volto delle città per rendere il trasporto pubblico appetibile. Il cambiamento non passa per l’ennesima zona a traffico limitato o la costruzione di parcheggi, ma rendendo il trasporto pubblico preferibile alle altre soluzioni esistenti.