Un nido d’ape robotizzato per l’interazione con una colonia di api mellifere
Le tecnologie robotiche hanno dimostrato la capacità di interagire con gli organismi viventi e persino di formare società miste integrate composte da agenti viventi e artificiali. E’ quanto scrive la rivista scientifica “Science” nella sua versione online. Secondo quanto scrive “Science”, i robot biocompatibili, incorporando sensori e attuazioni in grado di generare e rispondere a stimoli rilevanti, possono essere uno strumento per studiare comportamenti collettivi prima irraggiungibili con le tecniche tradizionali. Per studiare i comportamenti collettivi dell’ape mellifera occidentale (Apis mellifera), è stato progettato un sistema robotico in grado di osservare e modulare il cluster di api utilizzando una serie di sensori termici e attuatori. Inizialmente è stato integrato il sistema in un alveare popolato da circa 4000 api per diversi mesi.
Il sistema robotico è stato in grado di osservare la colonia raccogliendo continuamente i profili termici spazio-temporali dell’ammasso invernale. Inoltre – continua la rivista – è stato evidenziato che il dispositivo robotico modula in modo affidabile la risposta del superorganismo alla stimolazione termica dinamica, influenzando la sua riorganizzazione spazio-temporale. Inoltre, dopo aver identificato il collasso termico di una colonia, la sperimentazione ha portato ad utilizzare il sistema robotico in modalità “supporto vitale” tramite i suoi attuatori termici. In definitiva, è stato implementato un dispositivo robotico in grado di interagire autonomamente a circuito chiuso con un gruppo composto da migliaia di singole api. Tali società bioibride aprono la porta allo studio dei comportamenti collettivi che richiedono l’osservazione e l’interazione con gli animali all’interno di un contesto sociale completo, nonché a potenziali applicazioni per aumentare la sopravvivenza di questi impollinatori cruciali per i nostri ecosistemi e il nostro approvvigionamento alimentare.