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Agroalimentare: il “Farm to Fork” deve difendere prodotti e territorio del made in Italy - Terra dei Figli Blog
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Agroalimentare: il “Farm to Fork” deve difendere prodotti e territorio del made in Italy

Agroalimentare: il “Farm to Fork” deve difendere prodotti e territorio del made in Italy

BRUXELLES – Nuovo round al Parlamento europeo sulla strategia “Farm To Fork” nel coso della Plenaria di Strasburgo lo scorso 19 ottobre. Sul testo sono stati raggiunti alcuni risultati positivi, anche se in forma parziale e meno incisiva del richiesto, grazie al gruppo dei Conservatori e Riformisti (Ecr), di cui fa parte Fratelli d’Italia, come ad esempio la menzione della dieta mediterranea come una dieta sana ed equilibrata, ad alto valore nutrizionale, sociale e culturale, il rispetto degli standard di produzione europea per le importazioni, l’attenzione ad una remunerazione giusta per i produttori.

“Altri aspetti, come la possibilità di schemi nutrizionali obbligatori per l’etichettatura come il Nutriscore, il pregiudizio sul consumo e la produzione di alimenti di origine animale, nonché l’aumento dei costi di produzione per le nostre aziende che favorirebbe le importazioni di produzioni a un costo di mercato più basso, ci rendono molto critici nei confronti di questa strategia che mostra un evidente approccio ideologico da parte della Commissione europea che rischia di penalizzare le nostre imprese agricole e agroalimentari espressione del nostro Made in Italy”, affermano il copresidente del gruppo Ecr-FdI, Raffaele Fitto e gli eurodeputati di Fratelli d’Italia- Ecr componenti delle commissioni ambiente e agricoltura: Nicola Procaccini, Pietro Fiocchi, Sergio Berlato, Vincenzo Sofo e Giuseppe Milazzo. Insomma, le politiche agricole devono poter garantire il sostegno alle produzioni e non smantellare in colpo intere filiere produttive in nome di un ambientalismo tout court. Esiste, ad esempio, un’agricoltura di precisione che deve essere incentivata e sostenuta in quanto in grado di migliorare quantità e qualità dei prodotti ortofrutticoli, garantendo contemporaneamente una riduzione nei consumi idrici e nell’uso dei fitofarmaci.


Le posizioni di Fratelli d’Italia rispetto alla politica “Farm to Fork” adottata dalla UE erano già state espresse in diverse occasioni pubbliche, come nel recente convegno su tali tematiche dal titolo ”Farm to Fork e Made in Italy. Difendiamo l’agroalimentare italiano”, organizzato dalla delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo che aveva riunito e dato ascolto ai vertici delle più importanti associazioni del settore. In quella circostanza era emerso che la difesa delle aziende della filiera dell’agroalimentare italiano, la trasparenza nei confronti dei consumatori, la protezione della dieta mediterranea, ma soprattutto la lotta al Nutriscore, sono gli aspetti al centro dell’attenzione di FdI, che si batte ormai da tempo per chiedere al governo italiano di opporsi con fermezza al sistema di etichettatura Nutriscore. Sempre in quella occasione, inoltre, il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, aveva affermato che ”con la prossima strategia ”From Farm to Fork” dobbiamo cercare di rilanciare l’immagine dell’agricoltura italiana ed europea. Non è quello che appare, noi siamo più ambientalisti di quello che sembra, noi siamo gli ambientalisti per natura, noi siamo quelli che tutelano il territorio e lo rispettano. E’ grazie agli agricoltori che c’è un ambiente sano e soprattutto ci sarà un futuro legato all’agricoltura che produce bene i cibi che tutti vogliono”.

La Redazione