UN IMPIANTO PER CATTURARE L’ANIDRIDE CARBONICA E TRASFORMARLA IN ROCCIA: AVVIATA LA COSTRUZIONE IN ISLANDA
L’anidride carbonica viene catturata e iniettata nelle viscere della terra e si trasforma in roccia. Un meccanismo che alleggerisce la presenza di C02 nell’atmosfera senza creare alcun impatto negativo perché l’impianto è alimentato con l’energia geotermica. Sembra un racconto di fantascienza, un instant book scritto sull’onda emotiva della crisi climatica e invece è pura realtà. Accade in Islanda, dove sta per essere avviata la costruzione di un impianto cattura CO2, realizzato dall’azienda svizzera Climeworks. Ma l’altra cosa da sapere è che non si tratta del primo impianto del genere, in tal senso il futuro è già realtà e sempre in Islanda, dove nei pressi di Reykjavík è attualmente in funzione “Orca”, la madre del nuovo impianto che si chiamerà invece “Mammouth”.
COME FUNZIONA IL CATTURA CO2
Il nuovo impianto per catturare la CO2 sarà capace di aspirare dall’aria fino a 36.000 tonnellate di anidride carbonica all’anno dall’aria e verrà completato entro 24 mesi. In sostanza, il progetto prevede la costruzione di 80 grandi ventole industriali in grado di aspirare l’aria dall’atmosfera tramite appositi filtri capaci di trattenere l’anidride carbonica. Questa viene poi miscelata in acqua e iniettata nel sottosuolo fino a 1000 metri di profondità dove in maniera naturale avviene una reazione chimica di mineralizzazione la trasforma in roccia consentendo così lo stoccaggio. L’azienda costruttrice si è dichiarata molto fiduciosa e conta di costruire nei prossimi anni nuovi e più potenti impianti, capaci di catturare e stoccare fino a mezzo milione di tonnellate di anidride carbonica all’anno. In realtà la quantità di CO2 catturata da Orca e Mammuth, che hanno comunque elevati costi di realizzazione, è ancora irrilevante rispetto ai 36 miliardi di tonnellate di CO2 immesse nell’atmosfera ogni anno, senza contare che non pochi nutrono perplessità sulla sostenibilità ambientale di questa forma di stoccaggio di anidride carbonica.