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PERICOLO PESTICIDI NELLE ACQUE ITALIANE, MA LA NOSTRA AGRICOLTURA È LA PIÙ GREEN D’EUROPA    - Terra dei Figli Blog
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PERICOLO PESTICIDI NELLE ACQUE ITALIANE, MA LA NOSTRA AGRICOLTURA È LA PIÙ GREEN D’EUROPA   

PERICOLO PESTICIDI NELLE ACQUE ITALIANE, MA LA NOSTRA AGRICOLTURA È LA PIÙ GREEN D’EUROPA   

Allarme pesticidi nelle acque italiane, soprattutto nel nord della penisola. A finire nei nostri corsi d’acqua soni ben 183 tipi diversi di pesticidi, con prevalenza di erbicidi, in particolare i diserbanti, cioè sostanze che vengono utilizzate sui terreni e quindi portate via dalle piogge proprio verso i corsi d’acqua. Meno incidente è la presenza di insetticidi e fungicidi, che sono sparsi sulle foglie e quindi raggiungono le acque con maggiore difficoltà.

Sono questi i risultati più significativi emersi dall’ultimo rapporto (2019-2020) elaborato dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che ogni biennio elabora i dati delle ricerche e monitoraggi effettuati per rilevare la presenza di sostanze nocive all’interno di fiumi, laghi e falde sotterranee. I dati diffusi dall’Ispra parlano di un costante aumento della presenza di tali sostanze, in linea con una tendenza più generale di crescita relativa all’ultimo decennio. Più in dettaglio, su 1.837 punti di monitoraggio di acque superficiali, è stata rilevata la presenza di pesticidi nel 55,1% di essi e nel 23,3% dei 2.551 punti di osservazione relativi ad acque sotterranee. Le cifre assegnano al nord Italia la maglia nera, che si attesta ben oltre le medie nazionali, con il 67% per le acque superficiali e 34% in quelle sotterranee. Le disomogenee procedure di rilevamento di tali dati tra Nord e Centro-Sud Italia impediscono, tuttavia, di effettuare paragoni definitivi tra le varie aree del Paese.         

Accanto a questi aspetti, però, non mancano dati positivi per il l’Italia, che secondo il rapporto 2022 di Eurostat presenta l’agricoltura più green dell’intera Europa, grazie ai notevoli tagli dell’uso di pesticidi, pari al 20%  in un decennio. Trend diverso, invece, per Francia, Germania e Austria che hanno fatto segnare un aumento dell’’utilizzo di pesticidi sui campi. Secondo le rilevazioni di Coldiretti su dati Efsa, questi stessi dati si trasformano in un pericolo reale per i consumatori, in quanto cibi e bevande stranieri sono sei volte più pericolosi di quelli Made in Italy con il numero di prodotti agroalimentari extracomunitari con residui chimici irregolari che è stato pari al 5,6% rispetto alla media Ue dell’1,3% e ad appena lo 0,9% dell’Italia. L’agricoltura italiana è la più green d’Europa, con 316 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 526 vini Dop/Igp, 5333 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 80mila operatori bio.

Fabio Benvenuti