ECCO LE TECNOLOGIE PULITE SULLE QUALI L’EUROPA PUNTA PER IL 2030
La Commissione europea ha presentato il 16 marzo un atto legislativo (il Net-Zero Industry Act in inglese) con il quale intende promuovere la produzione di tecnologie pulite nell’Unione europea. Nel testo legislativo della cosiddetta Clean Tech, che dovrà ora essere approvato da Parlamento e Consiglio europeo, sono previste e sostenute otto tecnologie pulite: solare fotovoltaico e solare termico; energia eolica; energia delle batterie; pompe di calore ed energia geotermica; elettrolizzatori e celle a combustibile; biogas e biometano; cattura e stoccaggio del carbonio; tecnologie di rete. Inclusi anche i carburanti alternativi sostenibili, e il nucleare quando si tratta di piccoli reattori modulari e di tecnologie avanzate con scorie minime nel ciclo del combustibile.
L’obiettivo di Bruxelles, che punta alla neutralità climatica entro il 2050, è arrivare già entro il 2030 con l’industria europea in grado di coprire almeno il 40% delle energie pulite di cui avrà bisogno, facendo leva proprio sulle tecnologie contemplate dall’atto legislativo proposto, Tra gli altri provvedimenti, il regolamento prevede una riduzione dei tempi nella concessione dei permessi a 12 mesi per i progetti di produzione a tecnologia zero, con una capacità produttiva annua inferiore a 1 GW e a 18 mesi per i progetti superiori a 1 GW.