Rinnovabili, nuovo balzo in avanti della produzione grazie al solare
La capacità rinnovabile 2023 in esercizio, cioè la capacità dell’Italia di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, è cresciuta di 2.956 MW nei primi sette mesi dell’anno, con un aumento di 1.515 MW (+105%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
È quanto certifica il periodico Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico pubblicato da Terna, che mostra anche come l’energia elettrica prodotta in Italia da gennaio a luglio 2023 è stata realizzata per il 42,8% da fonti rinnovabili, con un aumento rispetto al 36,8% totale del 2022. In particolare, il fotovoltaico ha contributo con 19 TWh, l’idroelettrico con 20,4 TWh, l’eolico con 12,7 TWh, le biomasse con 9,6 TWh e la geotermia con 3,1 TWh.
Il rapporto Terna evidenzia, tra l’altro, un notevole salto in avanti della capacità solare in esercizio che nei primi sette mesi dell’anno è cresciuta di ben 2.728 MW. In pratica, un più 113% rispetto allo stesso periodo del 2022, quando la nuova capacità fotovoltaica era stata di 1.281 MW, portando ad un aumento di 1.447 MW. Il dato territoriale evidenzia come la regione con l’incremento maggiore risulta la Lombardia, con 455 MW aggiunti alla rete, seguita da Veneto (più 372 MW) ed Emilia-Romagna (più 247 MW).
Secondo le cifre fornite da Terna, l’energia prodotta da fonte fotovoltaica nel mese di luglio 2023 si attesta a 3.886 GWh, in aumento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (più 415 GWh). In totale, da gennaio a luglio 2023, il fotovoltaico in Italia ha prodotto 18.951 GWh, con il massimo raggiunto proprio lo scorso mese di luglio. A tale risultato contribuiscono anche gli oltre 1,2 milioni di impianti domestici che oggi superano i 6 GW di capacità installata cumulata totale.
Nello stesso periodo, invece, la crescita dell’eolico è stata limitata, con la capacità in esercizio che è aumentata di soli 335 MW, con in testa Puglia, Sardegna e Campania, ma comunque più del doppio rispetto ai primi sette mesi del 2022, periodo in cui l’eolico italiano aveva installato appena 157 MW.
Irrilevante, invece, il contributo alla crescita della produzione elettrica da fonti rinnovabili, da parte degli impianti italiani di geotermia e idroelettrico.
Il documento, infine, mostra come lo scorso mese di luglio la domanda nazionale di elettricità sia stata pari complessivamente a 30,1 miliardi di kWh, in diminuzione del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. Per l’85,6% tale domanda è stata soddisfatta con la produzione nazionale (25,9 miliardi di kWh) e, per la quota restante, dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.
