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L’ENERGIA STRATEGICA PER LA SICUREZZA NAZIONALE, IL COPASIR CHIEDE LA NECESSARIA PROTEZIONE - Terra dei Figli Blog
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L’ENERGIA STRATEGICA PER LA SICUREZZA NAZIONALE, IL COPASIR CHIEDE LA NECESSARIA PROTEZIONE

L’ENERGIA STRATEGICA PER LA SICUREZZA NAZIONALE, IL COPASIR CHIEDE LA NECESSARIA PROTEZIONE

L’energia rappresenta un fattore strategico per il futuro del nostro Paese ed è quindi necessario adottare un piano di sicurezza nazionale che possa garantire la protezione delle attività del settore. È quanto emerge dalla relazione annuale pubblicata dal COPASIR, il Comitato di controllo sulla sicurezza della Repubblica, composta da membri del Parlamento italiano e presieduto dal senatore Adolfo Urso, di Fratelli d’Italia. In particolare, il piano di sicurezza dovrebbe avere tra i suoi obiettivi primari quello di evitare un blackout energetico in relazione a quanto sta accadendo nel mercato dell’energia con elementi di natura geopolitica che incidono fortemente sui prezzi, a cominciare del quello del gas.

All’interno di un quadro di grande volatilità e incertezza, a cui non sono estranei i venti di guerra in Ucraina, il COPASIR ritiene fondamentale migliorare l’intelligence economica e considerare l’energia non più solo come un elemento che caratterizza il mercato ed un fattore chiave per la transizione ecologica, ma un asset che riguarda la protezione e la sicurezza del Paese. Il vero fattore di rischio è dato dalle eventuali dannose ripercussioni di questa situazione sull’economia del Paese, la cui tenuta potrebbe essere messa a rischio dalla chiusura di molte aziende sommerse proprio dai costi energetici.

Nella relazione della struttura nazionale di sicurezza si evidenzia, tra l’altro, la necessità per l’Italia di ricorrere al “Golden power” per la difesa degli interessi strategici italiani, cioè la possibilità per il governo di porre «veto o assenso condizionato a operazioni d’acquisto e delibere societarie di aziende in settori strategici predeterminati». Con l’auspicio, ha spiegato Adolfo Urso, che il documento del Comitato dia vita, in Parlamento, a «una discussione di valore sul tema della sicurezza nazionale nelle sue varie declinazioni». Perché finora, nonostante le «analisi e valutazione di indubbio rilievo» sottoposte al Parlamento in passato dal Comitato, «in nessun caso» c’è mai stato «un seguito effettivo davanti alle Camere». Per la «protezione di interessi economici strategici e cruciali», ha sottolineato ancora Urso, occorre una visione «moderna e incisiva della cultura della sicurezza».

La Redazione