TAGLI ALL’ENERGIA, IL PIANO DELLA COMMISSIONE EUROPEA È UNA RINCORSA A SCELTE SBAGLIATE DEL PASSATO
“Il piano per la riduzione della domanda energetica lanciato dalla Commissione UE è un tentativo di rincorrere disperatamente l’emergenza energetica per colpa delle scelte sbagliate del passato. Per troppo tempo le politiche della UE in tema di energia sono state fatte obbedendo solo al velleitarismo pseudo ambientalista e senza tener conto delle reali esigenze di cittadini e imprese. Se ci fosse stata meno utopia è più realismo nelle istituzioni europee, oggi non ci troveremmo in questa situazione”.
È quanto ha affermato l’europarlamentare di Fratelli d’Italia-ECR, Nicola Procaccini, responsabile nazionale Ambiente ed energia del partito, in relazione all’annunciato piano della Commissione europea in tema di riduzione della domanda e quindi dell’uso energetico.
“È necessario riuscire ad attuare nuove politiche che sappiano però conciliare la legittima esigenza della salvaguardia ambientale con quelle di crescita economica e l’impatto sul benessere delle persone. In questa situazione è persino ovvia la necessità richiamata dalla Commissione di affidarsi per la transizione energetica al gas e persino al carbone e del tutto irrazionale il tentativo delle sinistre rosse e verdi di escludere proprio il gas naturale dalla tassonomia verde della UE”.
Il piano che la Commissione intende varare prevede, tra l’altro, una diminuzione volontaria del consumo di gas del 15% (la percentuale del 15% (da applicarsi al consumo medio degli ultimi 5 anni). La riduzione andrebbe messa in pratica tra il 1° agosto 2022 e il 31 marzo 2023. La molla che ha fatto scattare la proposta è la preoccupazione della UE per la eventuale interruzione delle forniture di gas dalla Russia. La forma prevista è quella di un regolamento del Consiglio, che dovrà essere approvato dalla maggioranza qualificata degli Stati membri. Sulla questione è fissata una riunione straordinaria dei ministri dell’Energia prevista a Bruxelles per il 26 luglio.