Biometano, arrivano gli incentivi per la produzione
Nuovo regime nazionale di incentivazione per la produzione di impianti di biometano nuovi o convertiti. Lo ha stabilito la Commissione Europea, che ha approvato la nuova misura che, in base quanto comunicato da Bruxelles all’Italia, avrà validità fino al 30 giugno 2026 e sarà finanziato dal PNRR con 1,7 miliardi di euro, sostenendo la produzione di biometano da immettere nella rete nazionale del gas. Si tratta di una spinta per la produzione di energia rinnovabile e riduzione delle emissioni di gas serra, rientrando a pieno titolo nel Piano REPower EU per ridurre la dipendenza energetica italiana dai combustibili fossili, soprattutto quelli importati dalla Russia.
L’intento delle incentivazioni è inserire il biometano all’interno di un percorso di economia circolare attraverso un processo di riconversione che riguarda soprattutto la produzione di biogas connesso alle attività agricole.
L’aiuto prevede la copertura fino al 40% dei costi di investimento ammissibili, che saranno versati a tutti i progetti finanziati al termine della fase di costruzione. Inoltre sarà prevista una tariffa incentivante sul biometano prodotto per un periodo di 15 anni. I progetti saranno selezionati tramite aste, in cui i beneficiari concorreranno per l’importo più basso della tariffa di incentivazione necessaria per la realizzazione del singolo impianto.
Lo sviluppo della produzione di biometano, ancora minima in Italia, ha avuto un primo sviluppo a partire dall’approvazione decreto Biometano, promulgato dal Governo Italiano il 2 Marzo 2018 per promuovere la produzione di biometano destinato a incrementare la percentuale di biocarburanti utilizzati nel settore trasporti in Italia. Il biometano è un’alternativa pulita al metano usato nel trasporto per veicoli leggeri e pesanti e il suo sviluppo e gli incentivi sono pensati per i produttori, soprattutto agricoli, che investono in infrastrutture di upgrading, generando biogas a partire da scarti.