MA SIAMO CONVINTI CHE SOLO DANDO SCANDALO POSSIAMO CAMBIARE LE COSE?
Ha fatto discutere moltissimo il gesto degli attivisti che hanno gettato zuppa di pomodoro su un dipinto di Van Gogh o quello dei due che hanno imbrattato un opera d’arte con purè di patate, come protesta contro la distruzione dell’ambiente.
Da convinti sostenitori delle politiche ambientalistiche più efficaci e meno utopistiche, possiamo solo dire che queste iniziative siano inutili, stupide, auto-referenziali, buone solo a gratificare l’ego dei protagonisti. Qualsiasi sia il messaggio che si vuole inviare, se vuoi che sia efficace, deve essere chiaro il suo scopo, avere una strategia coordinata e rivolta a un pubblico specifico, altrimenti il risultato sarà pari a ZERO.
Quando parliamo di ambiente dobbiamo aver chiaro che il pubblico da raggiungere sono gli indecisi o gli scettici, inutile cercare di convincere chi è già un convinto ambientalista. Analizzando l’azione con questa ottica, pensate che abbia senso attaccare un quadro come protesta a favore dell’ambiente? Ci vedete una logica? È un’azione efficace per sensibilizzare gli scettici o farà colpo solo su chi è già convinto? Questi attivisti hanno l’alibi di essere molto giovani, ma sembrano piuttosto confusi, hanno fatto dei gesti inutili, conditi da slogan retorici e inefficaci, gettando paradossalmente un’ombra sul problema in sé che tutti noi condividiamo pienamente nel suo senso profondo. Abbiamo la necessità di trovare soluzioni che garantiscano ai nostri figli e nipoti un futuro in un ambiente sano e sostenibile, ma non ci sogneremmo mai di dover sacrificare la bellezza dell’arte per poter raggiungere lo scopo.
Sono altre le vie da percorrere.
Interessante notare che, nel primo caso abbiano scelto addirittura la marca, presentandosi con una lattina di zuppa Heinz, anche se sarebbe stata più adatta la Campbell’s, molto più indicata con le opere d’arte.
Non possiamo fare a meno di pensare che nella loro mente Heinz incarni il concetto stesso di zuppa, il che è affascinante e spaventoso al tempo stesso.
La nostra profonda convinzione è che la tutela dell’ambiente non passi da queste azioni, anzi crediamo che questi gesti provochino solo l’effetto contrario.
E ci viene da pensare che in fondo un pensiero “conservatore” sia più innovativo e intelligente di un pensiero “giovane” ma privo di buon senso.