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Con il RePowerEU l’Italia punta a raggiungere l’efficienza energetica strutturale - Terra dei Figli Blog
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Con il RePowerEU l’Italia punta a raggiungere l’efficienza energetica strutturale

Con il RePowerEU l’Italia punta a raggiungere l’efficienza energetica strutturale

L’Italia ha presentato all’Ue il nuovo PNRR con l’aggiunta del capitolo REPowerEU. Come annunciato dal ministro Raffaele Fitto, il governo italiano ha proposto all’Unione Europea di rivedere 144 investimenti e riforme relative alle sei aree tematiche del piano. Le modifiche riguardano: digitalizzazione e competitività, transizione ecologica, mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione e la salute. La richiesta dell’Italia di modificare il proprio piano si basa principalmente sulla necessità di tenere conto dei recenti della evoluzione del quadro globale, specie su alcune tematiche cruciali, a cominciare dalla forte incidenza dell’inflazione sulle opere in precedenza programmante. La Commissione valuterà ora se il piano modificato soddisfa ancora i criteri di valutazione delineati nel Regolamento Recovery. Se la valutazione della Commissione è positiva, essa presenterà una proposta di decisione di esecuzione del Consiglio modificata per riflettere le modifiche al piano italiano. Il Consiglio avrà quindi fino a quattro settimane per approvare la valutazione della Commissione.

Importante, quindi, l’aggiunta del nuovo capitolo riguardante il RepowerEu. Nello specifico, nel maggio del 2022, in risposta alle difficoltà e alle perturbazioni del mercato energetico mondiale causate dall’invasione russa dell’Ucraina, la Commissione europea ha lanciato il piano RepowerEu. L’obiettivo è aiutare l’Europa a risparmiare energia, produrre energia pulita e diversificare l’approvvigionamento energetico. Ai sensi del “Regolamento RepowerEu”, entrato in vigore nel marzo 2023, gli Stati membri che desiderano beneficiare dell’aumento della dotazione finanziaria devono modificare il loro piano di ripresa e resilienza per includere un capitolo RepowerEu, elencando le riforme e gli investimenti che realizzeranno gli obiettivi del piano RepowerEu. Complessivamente, gli Stati Ue hanno a disposizione quasi 270 miliardi di euro di fondi RepowerEu, che si aggiungono ai restanti 225 miliardi di euro di prestiti che gli Stati membri possono utilizzare per il piano energetico.

Il copresidente del gruppo ECR al Parlamento europeo, l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, ha sottolineato che “la scelta fatta dal Ministro Fitto di riunire i Fondi di coesione e il PNRR sotto la stessa governance si è rilevata assolutamente vincente. Inoltre, nel mio ruolo di responsabile Energia di Fratelli d’Italia, rilevo che lo spostamento di alcuni obiettivi sul RepowerEu consentirà all’Italia di garantirsi una efficienza energetica strutturale, senza dover dipendere da soluzioni emergenziali, quasi sempre esterne. In particolar modo il fatto che vi sia un piano per lo sviluppo delle energie rinnovabili dovrebbe essere apprezzato da tutti coloro che hanno sempre sostenuto di dover investire in tali energie. Di sicuro si tratta del più grande investimento mai fatto dall’Italia sulle rinnovabili. Anche questo è un altro successo del governo Meloni”.

La Redazione