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MINIERE URBANE: RECUPERARE MATERIALI PREZIOSI DAI RIFIUTI ELETTRONICI PER NON DIPENDERE DALL’ESTERO. IL MODELLO DELLA OSAI DI IVREA     - Terra dei Figli Blog
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MINIERE URBANE: RECUPERARE MATERIALI PREZIOSI DAI RIFIUTI ELETTRONICI PER NON DIPENDERE DALL’ESTERO. IL MODELLO DELLA OSAI DI IVREA    

MINIERE URBANE: RECUPERARE MATERIALI PREZIOSI DAI RIFIUTI ELETTRONICI PER NON DIPENDERE DALL’ESTERO. IL MODELLO DELLA OSAI DI IVREA    

Realizzare nel 2023 un impianto a basse emissioni per recuperare materiali preziosi dai rifiuti elettronici. È questo l’obiettivo dell’azienda Osai di Ivrea, specializzata nella realizzazione di sistemi di automazione per la produzione e il testing di componenti elettroniche. La storica azienda piemontese (210 dipendenti, una quotazione in Borsa fatta in piena pandemia e una nuova unità produttiva da 4mila metri quadri in arrivo), intende incrementare il suo business puntando su quella che viene definita economia circolare, dedicando cioè parte della sua attività al riciclo di componenti elettroniche e materie prime. Al riguardo, l’azienda ha costituito la Osai Green Tech, presentata nei giorni scorsi alla rassegna Ecomondo di Rimini: la società si occuperà dello sviluppo e della commercializzazione del progetto Re4m, basato su una tecnologia proprietaria per il recupero di metalli preziosi dai componenti elettronici. Come ha spiegato l’amministratore delegato, Fabio Benetti, in una intervista al Sole 24 Ore, “l’applicazione dell’automazione al mondo del recycling per ottenere il massimo del valore dai rifiuti elettronici diventa un campo di applicazione interessante in una fase storica di massima attenzione verso questo paradigma. La valorizzazione delle miniere urbane ci permetterà di essere autonomi rispetto a materie prime che oggi prendiamo all’estero».

Il business di Osai è composto dai componenti destinati alle apparecchiature elettroniche e il comparto dei power module, dispositivi che regolano la potenza tra batterie e motori elettrici, indispensabili per la mobilità elettrica. «Si tratta di megatrend molto forti legati alla transizione ecologica dei veicoli e alla mobilità elettrica – ha affermato ancora Benetti – che si affianca al crescente ruolo dell’Infotainment e della guida autonoma, con standard di sicurezza molto alti per i microprocessori destinati ai veicoli».

La Redazione